Una gita a Pont Canavese, alla scoperta di due Maestri del Gusto

In questi bei week end estivi vi consigliamo una gita a Pont Canavese situato alla biforcazione tra la Valle Soana e la Valle Orco, in pieno Canavese.

Tanti i segni della storia rimasti sul territorio specialmente quelli di età medievale e in particolar modo imponenti e caratterizzanti del paesaggio sono le torri che dominano l’abitato, antiche testimoni di un passato di guerre, di ribellioni, di lotte che interessarono il Canavese per trecento anni; sull’altura al centro del paese si possono ammirare i resti della torre del “Castrum Pontis” appartenuta ai conti di San Martino e la svettante Ferranda di proprietà dei conti di Valperga, loro acerrimi nemici. Sulla collinetta del Montiglio sorge la Tellaria comunemente detta “Castlass” appartenente, come il “Pontis”, ai San Martino.

Dalle torri si domina sull’intero abitato di Pont, sulla pianura canavesana e sulla catena alpina che fa da cerchio alle valli Orco e Soana; la Ferranda, dopo un restauro accurato, è diventata la sede del Museo del Territorio mentre l’area circostante è utilizzata per concerti e spettacoli all’aperto come l’ampio parco del “Castlass” di recente restaurato e tornato di proprietà comunale.

Particolare e originale anche il Museo della Plastica.

Passeggiando fra le vie di Pont non potete mancare una visita alla macelleria Boetto, gestita dall’omonima famiglia dal 1931, con passione e cura e che oltre a deliziarvi con le sue carni scelte, gli insaccati, tutti di propria produzione e un attenta selezione di prodotti di gastronomia canavesana, dagli anni 90 porta avanti l’attività di troticoltura grazie all’acqua di una vicina sorgente. L’allevamento è composto da 22 vasche che ospitano esemplari di trota fario, iridea e salmerino. Inoltre è presente una piccola sala di incubazione dove vengono schiuse le uova per rendere così possibile il tipo di allevamento a “ciclo chiuso”.

Andate a trovarli e fatevi contagiare dalla passione con cui Fabrizio e Daniele, i giovani di famiglia, vi racconteranno quanta cura e lavoro ci sono dietro ai loro filetti di trota e ci raccomandiamo, se non volete fare arrabbiare la gentilissima mamma Sandra, non chiedetele la mortadella…

E dopo il salato, gustate la parte dolce di Pont Canavese nella piccola e graziosa pasticceria Perotti, altra attività a conduzione famigliare, dove con altrettanta passione e cura, i coniugi Perotti con le loro figlie realizzano antiche ricette tipo le “Giuraie”, confetti realizzati con le nocciole che fino agli anni ’50 gli sposi offrivano ad amici e parenti.  Oggi vengono anche offerti in occasioni particolari come comunioni, battesimi e cresime, oppure come semplici dolci tipici. Una curiosità: l’apposita “basina”, utilizzata per produrre le giuraie, veniva abilmente costruita dai ramai dell’Alto Canavese.

E non  potrete uscire dalla pasticceria senza aver acquistato i Baci e il Pandolce del Gran Paradiso, due prodotti per cui la pasticceria ha ottenuto il marchio di Qualità del Parco.

Ma questi due Maestri del Gusto hanno ancora tanti prodotti da farvi assaggiare e storie da raccontare…scoprirli di persona sarà tutta un’altra cosa!

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