Un indirizzo storico che riporta alle latterie di un tempo, quando il prodotto veniva consegnato a casa con i bidoncini. È quello che hanno fatto per anni Romola, che rilevò l’attività nel 1958, e sua sorella Bruna. Ora è Chiara, la nipote, a continuare l’attività in questo angolo di Torino dove fin dal 1918 c’è la latteria.
Finita l’epoca del latte sfuso, sono i formaggi a fare bella mostra nelle due vetrine centrali del negozio. Chiara è sempre alla ricerca di piccoli produttori e il risultato è un bel ventaglio della produzione regionale italiana con qualche incursione estera: bettelmatt, plaisentif, montebore, bagòss, seirass, grasso d’alpe e poi magnifiche forme di parmigiano, con lunghi invecchiamenti, tagliate sotto gli occhi dei clienti.
La scritta al neon “Panna montata” campeggia in un angolo del negozio e ci ricorda che qui i clienti possono trovarla, preparata al momento con la storica planetaria, magari unita allo zabaione, sempre disponibile come golosità d’asporto. E non c’è posto più indicato per degustarlo, perché la chiesa di San Tommaso dove, secondo la leggenda, San Pasquale Baylon – San Bajun per i torinesi – avrebbe inventato lo zabaione, è a non più di 50 metri.
Il negozio è aperto dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19. Chiuso domenica.
