Masche è la parola che, in dialetto piemontese, indica le streghe. Il nome dell’azienda si ispira a un fatto storico avvenuto a Levone nel 1474: il processo intentato per stregoneria a quattro donne del posto. Le etichette dei vini prodotti da Lorenzo Simone, in omaggio alla storia locale, portano i loro nomi. Siamo in un’area un po’ periferica rispetto alla zona vinicola classica del Canavese vocata ai bianchi come l’Erbaluce. Qui, fra le colline di Levone e Rivara, sui 10 ettari vitati dell’azienda, prevalgono terreni un po’ più ricchi di argille, adatti alla coltivazione di uve a bacca rossa. Prevale il nebbiolo (4,5 ettari) accompagnato da altri vitigni autoctoni come barbera, freisa, neretto e chatus. Si tratta spesso di una viticoltura eroica, su terreni in forte pendenza con allevamento a filare e non con la tipica pergola canavesana. L’obiettivo è quello di valorizzare al meglio le denominazioni della Doc Canavese puntando su un’agricoltura rispettosa dell’ambiente (certificazione SQNPI). Fra i rossi si segnala un notevole Roccia 2022 prodotto con uve nebbiolo in purezza coltivate nella vigna di Monte Giacheri, comune di Rivara. Nella gamma dell’azienda anche un Metodo Classico e un Erbaluce di Caluso.
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