ITINERARIO 5 – Verso il Pinerolese con i Maestri

ITINERARIO IN CORSO DI AGGIORNAMENTO

Aziende agricole, macellerie, pasticcerie, piccole botteghe, vignaioli arrampicati sulle montagne, vigne eroiche. Tutto questo e molto di più vi attende nel Pinerolese.
Il focus è il tour gastronomico attraverso un territorio ricco di spunti interessanti tra turismo naturale e monumenti.

Una giornata a Pinerolo

Pinerolo, Città della Cavalleria, è una piccola perla architettonica. Vale la pena organizzare una giornata di esplorazione della città, tra portici e palazzi d’epoca. Una visita al Duomo di Pinerolo, dedicato a San Donato di Arezzo, situato nell’omonima piazza. Originariamente progettato in stile romanico, oggi si presenta in stile neogotico con interessanti affreschi di differenti stili al suo interno.

La Cavallerizza Caprilli, del 1910, dedicata a Federigo Caprilli (capitano di Cavalleria e inventore del Siste- ma Naturale di Equitazione, che lo ha reso, assieme a Pinerolo, famoso nel mondo) a suo tempo una delle più grandi e più belle d’Europa, ospitava manifestazioni e concorsi ippici. Ricordiamo che a Pinerolo è nata una delle più famose Scuole di Equitazione nazionali.

Cosa mangiare e comprare a Pinerolo

Quando siete in centro a Pinerolo, una tappa qui è obbligatoria: per estetica, qualità e gusto, è un luogo colmo di bellezza. Siamo in una pasticceria storica, che ha più di un secolo, riaperta nel 2014 grazie alla famiglia Cosso-Eynard, e oggi è più viva che mai: basti pensare che ogni giorno vengono sfornati oltre 20 croissant diversi e torte varie, anche in monoporzione.

Vi conviene poi tornare per l’aperitivo, per non perdervi la piccola pasticceria salata.

Specialità del Fornaio del Borgo, realizzate con materie prime selezionate e farine di tipo 1-2 o integrali del Mulino di Osasco: i grissini stirati a mano, le focacce, pani all’extravergine, pane di segale, di avena, con le spezie e lievito madre.

La famiglia Martellotto sa come fare il pane buono: non solo di gusto, ma anche a livello nutrizionale. Lo fa con prodotti a base di lievito madre o lievito di birra, assenza di conservanti, miglioratori, o acceleratori di lievitazione, farine di un mulino locale e olio extravergine di oliva.
Qui troverete diverse varietà di pane e di grissini, stirati interamente a mano.

Dieci anni dalla prima cotta, dodici tipologie di birra, prodotte sia in alta che in bassa fermentazione, per prodotti artigianali di assoluta qualità realizzati dal birraio Michele Santi e dai fratelli Allasia. Attenzione quasi maniacale alle materie prime utilizzate: come le antiche varietà di mele piemontesi tra cui la Grigia di Torriana e la Magnana (Presidio Slow Food) utilizzate per preparare la Dike, una Fruit Beer.


L’azienda nasce nel 1996, in località Besucco, con pochissime piante di ulivo. Nel 2004 un traguardo importante, 550 piante a dimora. L’extravergine Besuc è un blend ottenuto da 11 cultivar. Lavoro artigianale al 100%, raccolta manuale, frangitura a freddo e in giornata.

I dintorni di Pinerolo

Il Pinerolese è conosciuto per i suoi frutteti, i meleti, la coltivazione di kiwi *. Dai vivai francesi ci sono arrivate gran parte delle varietà storiche di melo e di pero. Nella seconda metà dell’800 inizia una coltura del melo in forma di frutteti specializzati nell’area pedemontana tra Saluzzo e Pinerolo. Alle specie tradizionali (melo, pesco, pero, albicocco, ciliegio e susino), si è aggiunta, a metà degli anni ’70, l’actinidia (kiwi); introdotta dalla Nuova Zelanda, è diventata in pochi anni la terza specie frutticola piemontese.

* Info da Piemonte Agri

È possibile organizzare un tour unico, tutto dedicato alle mele, denominato La strada delle mele del Pinerolese: un percorso speciale, da fare a cavallo o in bicicletta, 143 km da percorrere attraverso i territori frutticoli, immersi nella natura, tra profumi e sapori unici, un viaggio attraverso le quattro stagioni.

Cosa mangiare e comprare nei dintorni di Pinerolo

Per raggiungere Cavour occorrono circa 20 minuti di auto: insieme al centro storico, vi consigliamo una visita alla Macelleria Silvio Brarda. La loro è una vera e propria missione del gusto e dell’eccellenza, portata ora avanti da Luca Gandione. La macelleria Brarda è in attività da quasi 50 anni. Specializzato nella lavora- zione artigianale dei salumi: lardo al rosmarino, pancetta affumicata, pancetta steccata con la cotenna cucita a mano, salame al Barbera.

Cosa vedere tra Miradolo e Frossasco

A pochi km da Pinerolo, trovate il Castello di Miradolo: l’edificio originario risale al XV secolo e fu un possedimento di campagna dei marchesi Massel di Caresana. Dal 2008 è sede della Fondazione Cosso e utilizzato come luogo per eventi culturali.

Il Castello di Miradolo (credits Fondazione Cosso)

Non perdete il Museo del Gusto a Frossasco, sempre poco distante da Pinerolo: scoprirete una realtà unica nel suo genere, dove organizzare una visita interattiva alla scoperta dei prodotti enogastronomici, ma anche nell’esplorazione dei cinque sensi, con percorsi dedicati.

A 15 minuti di auto da Frossasco trovate il Castello di Macello, nato come costruzione fortificata a carattere militare nel XIII secolo: con struttura medievale, si staglia all’interno di un bellissimo parco secolare racchiuso nelle antiche mura. Trasformato negli anni in residenza signorile, si presenta oggi completamente restaurato.

Il Castello di Macello (credits Comune di Macello)

Per informazioni +39 3924949509.

Una gita in Val Chisone

È il momento di raggiungere la Val Chisone, una valle alpina delle Alpi Cozie: qui trovate la struttura fortificata più ampia d’Europa, il famoso Forte di Fenestrelle. Eretto dal XVIII al XIX Secolo è costituito da tre complessi fortificati: Il San Carlo, i Tre Denti e Il Delle Valli, uniti da un tunnel. Al suo interno è stata costruita la scala coperta più lunga d’Europa, 4000 gradini, 3 km di lunghezza e un dislivello di 650 mt.

credits Ente Gestione Parchi delle Alpi Cozie

Suggestiva la rievocazione in notturna, il racconto delle Antiche Mura. Per visitare il Forte di Fenestrelle è obbligatorio prenotare una guida e un percorso (sul sito sono disponibili le differenti offerte) prenotabili al n. 0121 83600

Se amate la natura, questo è il posto per voi: in Val Germanasca, una diramazione della Val Chisone, si possono organizzare tour immersi nella natura selvaggia e incontaminata delle sue montagne.
Il nostro consiglio è di visitare l’Ecomuseo delle miniere della Val Germanasca e la Miniera di Talco (attenzione a verificare i mesi di apertura sul sito http:/www.ecomuseominiere.it).

Nel cuore della Val Germanasca, soprattutto nella stagione estiva, potete godere di lunghe passeggiate per ammirare la Conca dei 13 laghi di Prali, denominato in questo modo per i 13 piccoli specchi d’acqua sparsi sul territorio di cui oggi non tutti visibili: per visitarli potete prendere la comoda seggiovia che parte da Ghigo, che vi porterà a 2.400 metri al Bric Rond.

 

Cosa mangiare e comprare in Val Chisone e Val Germanasca

A Pomaretto, all’inizio della Val Germanasca, trovate Bernard Elixir, un’azienda conosciuta a livello internazionale per la qualità dei suoi liquori: dal 1902 Bernard utilizza acqua di fonte, fiori ed erbe alpine. Enrico Bernard va personalmente a raccogliere le piante, le erbe e i fiori sulle montagne delle Alpi Cozie. Pochi semplici ingredienti e antica sapienza: Barathier (ottenuto dall’infusione di sette tipi di erbe e fiori alpini, un amaro “non amaro”) il Genepi des Alpes, il Serpoul, l’Arquebuse   

.

A Perosa Argentina potete acquistare carni bovine della piana Pinerolese, prodotti tipici come la Mustardela, e alcuni formaggi locali.

  • Massel Farm a Roure, vi propone la sua linea di liquori realizzati con le erbe alpine locali.


Apicoltura Bee Slow

La storia di questa apicoltura è singolare: dopo esperienze in aziende e organizzazioni agricole, Emiliano Barbato vince un bando per realizzare una start-up di agricoltura sociale. Nasce così l’Apicoltura Bee Slow, caratterizzata da una gestione sostenibile, attività didattiche e una grande ricerca sui mieli di montagna. I mieli dell’azienda sono pluripremiati, deliziosi e ognuno diverso dall’altro. Qui trovate anche l’idromele, una bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione del mosto di miele.

Da non perdere se siete amanti del gusto

Citare tutti i punti di interesse e indirizzi gastronomici del territorio è impossibile, ma non possiamo mancare alcune menzioni: il nostro consiglio è di indirizzare l’auto verso queste delizie e fare una passeggiata nei dintorni, magari seguendo i consigli degli stessi Maestri del Gusto. A Bibiana trovate Il Frutto Permesso, una vera e propria istituzione quando si parla di frutti della terra. A Bricherasio, per una tappa ispirata a La Strada dei Vini Torinesi, trovate l’Azienda Agricola La Rivà, con vigne anche a Pomaretto, Val Germanasca. Se siete golosi di formaggi, il vostro riferimento è Aurelio Ceresa a None.

La mappa dell’itinerario

Ecco la mappa dell’itinerario nel Pinerolese con i Maestri del Gusto: trovate tutti gli indirizzi dei Maestri del Gusto e i luoghi da visitare a questo link

[Itinerario in collaborazione con Travel With Gusto]